Che cosa si butta nel WC? I gestori idrici del Veneto rispondono con una campagna ad hoc
“Solo carta igienica” è lo slogan che tutti i gestori idrici del Veneto e di parte del Friuli Venezia Giulia lanciano per porre l’attenzione su una fase molto importante del ciclo idrico integrato: la depurazione.
Domenica 19 novembre si celebra in tutto il mondo il World Toilet Day, un’iniziativa che fa riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare a quello che prevede di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari.
Con questa occasione, i 12 gestori idrici pubblici riuniti in Viveracqua e AcegasApsAmga avvieranno una campagna di sensibilizzazione per il corretto uso del wc e degli scarichi e per la salvaguardia delle reti fognarie.
I cittadini, in sostanza, saranno invitati a non gettare nel proprio wc oggetti, rifiuti o materiali che non siano carta igienica.
La campagna, che verrà diffusa coinvolgendo anche i gestori ambientali che si occupano di rifiuti, sarà online da oggi fino ai prossimi mesi.
Il percorso compiuto dall’acqua non si interrompe dopo il suo utilizzo: dallo scarico rinasce a nuova vita, viene trattata e reimmessa pulita nell’ambiente.
A rendere possibile questo ciclo è il processo di depurazione, al quale lavorano centinaia di tecnici specializzati e personale operativo. Nel corso dell’ultimo anno, con 512 depuratori e 22.000 km di rete fognaria, i gestori aggregati in Viveracqua hanno depurato circa 458 milioni di metri cubi di acqua.
Tuttavia, perché il processo vada a buon fine, è necessaria la collaborazione di ogni singolo cittadino.
La depurazione è una fase fondamentale nella gestione del servizio idrico, e la campagna “Solo carta igienica” nasce proprio per spiegare alle persone che nel WC va gettata solo carta igienica perché gli altri tipi di rifiuti intasano le reti fognarie, danneggiandole, e inquinano.
Una comunicazione di natura educazionale che, avvalendosi di un video e di pratici consigli, intende stimolare l’approfondimento e diffondere una cultura dell’acqua e della sostenibilità di cui gli ambienti, gli ecosistemi e la società nel suo complesso giovano, sia nel medio che nel lungo termine.
“Il nostro lavoro non è solo garantire un’acqua buona da bere, ma anche restituirla ai corsi d’acqua con le qualità che l’ambiente merita, dandole una nuova vita”, commenta Monica Manto, Presidente di Viveracqua. Sono circa 20.000 i controlli effettuati sull’acqua depurata e 174.000 i parametri chimico-fisici analizzati ogni anno dai gestori aggregati in Viveracqua. Queste verifiche sono fondamentali per tutelare la risorsa, l’ambiente e la salute dei cittadini. L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione, promossa da tutte le aziende idriche del Veneto, è fare in modo che i cittadini, insieme ai gestori, siano parte di un cambiamento culturale che porta responsabilità, consapevolezza e resilienza rispetto alle sfide globali”.
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