Quattro i punti cardine della relazione del presidente di Viveracqua, ing. Fabio Trolese, punti sui quali sono state articolate le proposte dei gestori idrici veneti:
Sulla scelta del soggetto gestore, le Società in-house a totale partecipazione pubblica sono modello ottimale per coniugare efficienza gestionale e controllo diretto del socio pubblico e rappresentano un soggetto facilmente comprensibile anche per i finanziatori (BEI, Cassa Depostiti e Prestiti);
Sul finanziamento del servizio idrico integrato, il mantenimento della leva tariffaria offre le necessarie garanzie in termini di stabilità di attuazione e spinta nello sviluppo degli investimenti, ferme naturalmente le misure di aiuto già in atto per le utenze in disagio socio-economico;
Sulla dimensione ottimale d’ambito e sulla governance regolatoria, i cambiamenti, già attuato anche in passato, potrebbero rallentare la spinta verso gli investimenti, vera priorità dei gestori;
Sulla gestione delle acque meteoriche in ambito urbano, oggi nel perimetro delle competenze comunali, potrebbero essere conferite direttamente ai gestori.
Maggiori approfondimenti sono disponibili nella memoria integrale, nella presentazione del consorzio e nel video integrale dell’audizione (da 1:13:00).
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