Quattro giorni di lezioni ed esercitazioni per formare i “guardiani” degli acquedotti del Veneto.
Martedì (24 settembre) prenderà il via il “Corso di Formazione Nazionale per Team leader per l’implementazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) nella filiera idro-potabile” organizzato dalla Regione del Veneto e da Viveracqua, il consorzio dei 12 gestori idrici del Veneto a totale proprietà pubblica, con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e con il contributo di docenti ed esperti delle autorità regionali e nazionali in materia di sanità e ambiente e dei gestori acquedottistici. Il corso si terrà a Venezia il 24 e 25 settembre e 1 e 2 ottobre prossimi nel palazzo Grandi Stazioni.
“Sicurezza e prevenzione sono priorità per i gestori idrici di Viveracqua – commenta Fabio Trolese, presidente di Viveracqua -. Il nostro consorzio è nato nel 2011 con l’obiettivo di unire le forze delle singole società per sviluppare progetti in grado di trovare soluzioni a problemi comuni. In quest’ottica, grazie alla preziosa collaborazione della Regione Veneto e dell’Istituto Superiore di Sanità, abbiamo dato vita al corso di formazione nazionale che darà ai tecnici che lavorano sul territorio gli strumenti necessari per realizzare i piani di sicurezza per garantire la qualità dell’acqua di tutta la filiera idrica, dalla fonte al rubinetto, qualità che già ora monitoriamo con oltre 150.000 controlli e 1,3 milioni di parametri analizzati ogni anno dai nostri laboratori in rete in ViveracquaLab”.
Il corso è destinato a dirigenti e personale dei sistemi di gestione idrica e delle istituzioni pubbliche regionali e territoriali di controllo ambientale e sanitario coinvolti nell’implementazione dei piani di sicurezza dell’acqua nella filiera idro-potabile. Per iscriversi al corso, che darà la qualifica di “Team leader di PSA”, requisito indispensabile in ciascun PSA per l’approvazione da parte dell’autorità sanitaria centrale, e che ha ottenuto il riconoscimento di 22 crediti di educazione continua in medicina (ECM), è necessario accedere al portale della formazione dell’Aulss 9 Scaligera all’indirizzo https://serviziweb.inaz.it/formaz_scal/Index.aspx e registrarsi entro lunedì (23 settembre).
“Le docenze del corso saranno tenute da esperti delle autorità sanitarie e ambientali nazionali, regionali e locali, nonché da esperti delle società di gestione del servizio idrico integrato, tutti appositamente formati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute – spiega Diego Macchiella, segretario generale di Viveracqua -. Terminata la sperimentazione del primo PSA che ha riguardato il sistema acquedottistico di Lonigo, al centro dell’emergenza Pfas, e dopo questo corso di formazione, i tecnici avranno conoscenze, esperienze e titoli necessari per lo sviluppo, l’implementazione, il mantenimento, la verifica e la revisione dei piani PSA che dovranno essere predisposti per tutti gli oltre 200 sistemi acquedottistici del Veneto. Si tratta di un progetto molto complesso che avrà ripercussioni positive per la tutela dei consumatori, in quanto volto a garantire sistematicamente la sicurezza della qualità delle acque attraverso la prevenzione dei fenomeni di rischio”.
Viveracqua è la società consortile tra i 12 gestori del servizio idrico integrato (acquedotto, fognature e depurazione) a totale proprietà pubblica del Veneto. È stata creata nel 2011 e attualmente è costituita da Veritas, Acque Veronesi, Etra, Viacqua, acquevenete, Alto Trevigiano Servizi, Piave Servizi, Livenza Tagliamento Acque, Bim Gestione Servizi Pubblici, Azienda Gardesana Servizi, Acque del Chiampo e Medio Chiampo.
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