Il Veneto riattiva i cantieri del servizio idrico integrato. Hanno un valore complessivo di oltre 194 milioni di euro i cantieri che prendono il via a partire da questa settimana, per i 12 gestori idrici pubblici del consorzio Viveracqua. Si tratta di investimenti sulle reti e sugli impianti che erano stati bloccati dal lockdown per l’emergenza Covid-19. In totale sono 196 i cantieri ripartiti dopo Pasqua nel settore idrico in tutto il Veneto.
Nel pieno rispetto della normativa, e lavorando in sinergia a livello regionale, i gestori di Viveracqua hanno fissato le regole per la ripresa dei cantieri, garantendo la massima sicurezza per tutti i lavoratori coinvolti. Per ciascun intervento è necessario aver predisposto un piano anti-contagio allineato alle prescrizioni in vigore (DPCM del 22 marzo 2020 e il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid–19 nei cantieri edili del Ministero Infrastrutture e Trasporti, del 19 marzo 2020), basato su una puntuale valutazione del rischio e che comprenda sia le opportune regole di comportamento, sia l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
“Con la riattivazione dei cantieri diamo un segnale molto importante al tessuto economico del nostro territorio” sottolinea Monica Manto, presidente di Viveracqua. “Va ricordato infatti che i nostri investimenti hanno ricadute significative in termini di occupazione diretta e indiretta e di indotto, principalmente a vantaggio di imprese e fornitori locali. Per tutto il periodo dell’emergenza, le nostre squadre sono sempre rimaste operative per garantire riparazioni e manutenzioni urgenti. Inoltre, non sono stati fermati i cantieri valutati come urgenti e indifferibili. Ora facciamo un altro passo verso il ritorno alla normalità, per non lasciare indietro quegli investimenti necessari a migliorare reti e impianti e offrire un servizio sempre più efficiente ai nostri utenti”.
All’indomani del DPCM che ha imposto lo stop a buona parte delle attività produttive italiane, i gestori idrici veneti hanno provveduto alla sospensione e alla messa in sicurezza di tutti i cantieri meno urgenti. A partire dal 7 aprile è stata quindi avviata l’attività propedeutica alla riapertura, richiedendo alle imprese la disponibilità alla ripresa dei lavori e valutando caso per caso la possibilità di garantire le condizioni di sicurezza ai lavoratori. Da questa settimana infine i cantieri sono effettivamente ripartiti.
Già la scorsa settimana, inoltre, i gestori idrici di Viveracqua hanno sbloccato tutte le procedure di gara rallentate a causa dell’emergenza sanitaria, facendo così decollare oltre 100 milioni di euro di acquisti, lavori e forniture.
Del consorzio Viveracqua, nato nel 2011 come forma di stabile collaborazione tra gestori idrici, fanno parte acquevenete, Acque del Chiampo, Acque Veronesi, Alto Trevigiano Servizi, Azienda Gardesana Servizi, Bim Gestione Servizi Pubblici, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo, Piave Servizi, Veritas e Viacqua per un territorio gestito di 587 Comuni.
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