Viveracqua aderisce a un progetto regionale per l’accessibilità dell’acqua in Africa
Le difficoltà di accedere all’acqua potabile riguardano oggi oltre un terzo della popolazione dell’Africa subsahariana. La carenza di sistemi di distribuzione idrica provoca la necessità, specialmente per le donne e i bambini, di affrontare ogni giorno anche diverse ore di cammino per attingere a stagni, e altre fonti d’acqua spesso contaminate, infette e rischiosissime per la salute. La mancanza delle fonti di approvvigionamento provoca l’aumento del rischio di contrarre malattie come la malaria, il colera o l’ebola, patologie che interessano prioritariamente i bambini.
La presenza di risorse idriche nel sottosuolo africano è di proporzioni tali da consentire, mediante la realizzazione dei pozzi, il soddisfacimento dei bisogni dell’intera popolazione africana. Per questo motivo la Regione è ricorsa a uno strumento sperimentale per il finanziamento, anche attraverso il ricorso ad un partenariato finanziario istituzionale, di micro interventi per la realizzazione
di pozzi a beneficio dei territori maggiormente coinvolti da questa emergenza.
Si tratta del bando denominato “Realizzazione di pozzi a beneficio dei territori africani nell’ambito degli interventi di cooperazione dello sviluppo internazionale” che finanzierà progetti per il biennio 2023-2025.
In collaborazione con la Regione del Veneto, Viveracqua ha co-finanziato micro-interventi diretti alla realizzazione di pozzi a beneficio del territorio africano per un complessivo di 62.000,00 euro, con cui sono stati supportati 9 progetti, consentendo la realizzazione di 52 pozzi. Le iniziative hanno riguardato sia la rigenerazione di pozzi esistenti che realizzazioni ex-novo.
Tramite il Bando Pozzi sono risultate beneficiarie di contributo regionale le seguenti associazioni: Aid4Mada, Incontro fra i popoli, Fondazione Caritas Treviso, Progetto Dogon ODV, Asem Italia, Associazione Mwanga Onlus, Mano Amica, Amici di Angal, Amici per l’Africa che hanno attivato progetti in paesi quali Madagascar, Camerun, Mali (x2), Uganda (x2), Mozambico, Senegal e Repubblica Centrafricana.
L’impegno dei gestori veneti pubblici aggregati in Viveracqua va ben oltre la fornitura di servizi per i territori serviti per includere nelle proprie strategie azioni che rendano l’acqua concretamente un bene comune accessibile a tutti.